Con riferimento al tema della rappresentatività sindacale, informiamo che è stata rimossa dal sito dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, la discussa nota del 20 giugno 2018, con la quale erano stati ribaditi concetti già espressi con la Circolare n. 3/2018 in materia di contrattazione collettiva.
Infatti, con la nota del 20 giugno u.s., l’Ispettorato del lavoro riaffermava che i benefici legati alla sottoscrizione di contratti di secondo livello potevano essere fruibili solo dagli imprenditori che applicavano contratti “leader” sottoscritti da CGIL, CISL, UIL. Evidentemente, la presa di posizione dell’INL aveva suscitato una serie di perplessità.
Anche FederTerziario, come già anticipato nella VI puntata della WEB TV FederTerziario del 26 Luglio 2018, partecipando al Festival Luci sul Lavoro, tenutosi a Montepulciano dal 4 al 7 Luglio 2018, aveva incentrato il proprio intervento proprio sulle problematiche che la carenza di criteri sulla rappresentatività sindacale aveva nel tempo creato alle imprese.
Infatti, nell’ambito delle sessioni di studio cui ha partecipato FederTerziario, rappresentata dal Responsabile dell’Ufficio Legale, Avv. Emanuela D’Aversa, aveva stigmatizzato proprio l’atteggiamento degli organi ispettivi che negli ultimi mesi, con il proliferare di una serie di circolari, si sono arrogati il diritto di stabilire quali soggetti possono essere considerati comparativamente più rappresentativi, sebbene a tutt’oggi il Legislatore non abbia fissato né dei criteri sulla rappresentatività né abbia individuato degli organismi che tali criteri possano valutare.
Pertanto, auspichiamo che la rimozione della nota dell’INL, a cui nel suo piccolo ha contribuito anche FederTerziario facendo sentire la voce degli imprenditori durante l’importante Festival “Luci sul Lavoro” a cui hanno preso parte i massimi esponenti del mondo del lavoro, accademico e sindacale, costituisca un’inversione di tendenza rispetto all’atteggiamento tenuto in passato dagli organi ispettivi e che possa riaprire un dialogo tra Istituzioni e parti sociali al fine di raggiungere risultati concreti in tema di rappresentatività e nella lotta al dumping sociale.