Anche quest’anno, dal 4 al 7 Luglio 2018, si è svolto a Montepulciano il Festival Luci sul Lavoro, organizzato dalla Confederazione Europea dei Sindacati e dalla Scuola Europea di Relazioni Industriali, che si pone l’obiettivo di confrontare vari punti di vista, conoscenze ed esperienze di studiosi ed operatori del diritto del lavoro e delle relazioni industriali.
Nell’ambito del Festival, il coordinamento scientifico del Gruppo Freccia Rossa e Università Mercatorum, hanno organizzato un ciclo di tre sessioni di confronto e approfondimento sul tema della rappresentatività datoriale.
FederTerziario, quale confederazione di associazioni datoriali direttamente interessata al tema delle sessioni di studio, ha avuto l’onore di essere invitata a partecipare al Labour Academy, cui ha preso parte il responsabile dell’Ufficio Legale, Avv. Emanuela D’Aversa.
Nel corso delle giornate di studio e confronto, il dibattito si è incentrato sui possibili criteri di misurazione della rappresentanza delle associazioni datoriali, attraverso una serie di interventi di studiosi del diritto, professori universitari, sindacalisti italiani ed europei ed operatori del mondo associativo, che evidenziavano la problematica convivenza tra il principio di libertà sindacale e l’introduzione di criteri per la misurazione della rappresentatività.
FederTerziario, nell’ambito del festival, ha colto l’occasione per dare voce al mondo delle piccole e medie imprese, evidenziando le difficoltà che l’ambiguo atteggiamento del legislatore in materia ha sin ora prodotto nel mondo economico.
Infatti, il legislatore continua ad emanare leggi nelle quali si ripropone il concetto di maggiore rappresentatività senza che sino ad oggi siano stati individuati né i criteri dai quali si possa desumere tale maggiore rappresentatività, né gli organismi deputati a certificarla.
Tali carenze hanno fatto sì che sino ad oggi fossero i giudici, o peggio gli organi ispettivi statali, a stabilire chi potesse ritenersi maggiormente rappresentativo, sia in campo sindacale che in campo datoriale, fornendo le più disparate e contraddittorie interpretazioni le cui conseguenze, sino ad oggi, sono ricadute sempre e solo sugli imprenditori e, conseguentemente, sui lavoratori.
Inoltre, con riferimento ai criteri per stabilire la maggiore rappresentatività delle associazioni datoriali, FederTerziario ha sottolineato come gli stessi non debbano essere volti ad una massiccia riduzione del numero di associazioni datoriali che, grazie all’attività di sostegno e supporto alle imprese, possono fornire un valido apporto all’economia reale del paese, grazie alla diffusione della cultura della sicurezza, della formazione e dell’innovazione.
Le giornate di studio sono state un’utile occasione di conoscenza e di confronto, grazie soprattutto alla presenza di personalità di spicco del mondo accademico, sindacale e istituzionale che hanno messo a disposizione dei partecipanti il proprio bagaglio culturale e di esperienza nel campo del diritto del lavoro e delle relazioni industriali, sia a livello nazionale che internazionale.
Il Festival si è concluso nella mattinata del 7 luglio con una sessione plenaria che ha coinvolto tutti i partecipanti alle sessioni di studio e alle tavole rotonde tenutesi nei giorni precedenti.