Arrivano puntuali le riflessioni di FederTerziario sul primo disegno di Legge annuale sulle PMI approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri. Dall’organismo datoriale, voce delle micro, piccole e medie imprese nazionali, che attualmente associa oltre 90mila aziende, un contributo significativo su alcuni punti cardine del ddl per incidere sull’iter dell’esame del testo: part-time incentivato per l’accompagnamento alla pensione e il ricambio generazionale, lotta alle false recensioni, focus sulle semplificazioni.
“Apprezziamo la disposizione che agevola il part-time per l’accompagnamento alla pensione e il ricambio generazionale – spiega Nicola Patrizi, presidente FederTerziario -, tuttavia riteniamo che la norma riconosca dei benefici solo per i lavoratori, mancando, invece, una previsione dal punto di vista imprenditoriale”. Sul punto in questione, FederTerziario era già intervenuta con un documento inviato al ministero delle Imprese e del Made in Italy nel febbraio del 2024 riferito appunto alle proposte per la legge sulle PMI. In particolare, si faceva riferimento all’importanza delle semplificazioni per le procedure di trasferimento di aziende familiari, riducendo o azzerando le imposte di successione e concedendo, in assenza di familiari dell’imprenditore disposti a rilevare l’impresa, le medesime norme a favore dei dipendenti dell’impresa eventualmente interessati a procedere all’acquisto.
“Nello specifico – prosegue Patrizi – riteniamo sia prioritario per chi acquista, riceva in donazione o in eredità un’impresa, la detassazione totale o parziale sugli atti di donazione, di successione o di cessione di imprese o di quote di società a favore di familiari in linea diretta di discendenza, rendendo maggiormente fruibile quanto già previsto in materia nella Finanziaria per il 2007. Un piano che andrebbe implementato, sempre nell’ottica della cessione di imprese o rami di impresa ai propri discendenti, anche con le riduzioni sulle imposte che colpiscono le plusvalenze, e con la previsione di crediti d’imposta per gli investimenti nell’impresa da parte dei familiari successori, nonché per la formazione degli stessi imprenditori”.
Tra gli altri punti che l’organismo datoriale chiede di potenziare, ci sono il finanziamento di programmi di formazione e sviluppo professionale, nonché l’avvio di una campagna informativa che supporti la cultura manageriale e faccia conoscere agli imprenditori gli strumenti normativi e finanziari a loro disposizione, anche nell’ottica di agevolare e incentivare il processo di trasformazione per il raggiungimento degli Environmental,
Social and Governance, che quantifica l’impatto aziendale in forma di rating.
“Decisamente positivo – aggiunge Patrizi – è il nostro giudizio sull’introduzione di misure che possano garantire maggiore trasparenza nel sistema delle recensioni on line, anche nell’ottica di limitare l’abuso o l’uso scorretto che se ne è registrato sino ad ora. Un’azione che ha spesso penalizzato il settore dei pubblici esercizi”. Resta ancora da dipanare il complesso tema delle semplificazioni: “Rileviamo – conclude il presidente FederTerziario – la mancanza di un focus specifico sulle semplificazioni per le PMI, pur accogliendo positivamente l’introduzione di quanto previsto nell’art. 7 e ss. che però limita le semplificazioni al settore della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”.