Il 40% degli intervistati dichiara di non realizzare corsi di formazione per la difficoltà a erogarli in orario di lavoro, mentre i destinatari della formazione finanziata risultano essere per il 90% impiegati, il 48% quadri e solo il 24% dirigenti. Sono alcuni risultati emersi dal progetto dedicato alla formazione all’interno dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano e presentati durante il convegno “La formazione nelle PMI italiane: percorsi, strumenti e sfide” dello scorso 9 dicembre.
«Quando parliamo di piccole e, ancor più, di microimprese, il fattore tempo assume un ruolo determinante e spesso decisivo – ha spiegato Barbara Balzano, componente del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio sulle PMI di FederTerziario -. Si tratta di realtà aziendali, caratterizzate da un numero limitato di dipendenti e da risorse spesso ridotte, che si trovano a operare in un contesto in cui ogni ora impiegata deve generare un ritorno tangibile e immediato. Per questa ragione, risulta comune osservare che molte di queste imprese scelgono percorsi di formazione poco strutturati, orientati più alla necessità di risolvere problemi contingenti che a una strategia di crescita a lungo termine».