Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha mostrato un potenziale straordinario nel rivoluzionare vari settori, inclusa la gestione delle risorse umane. La sua capacità di analizzare grandi volumi di dati, identificare paradigmi nascosti e prevedere tendenze future la rende uno strumento prezioso per migliorare la gestione del personale e colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro.
Tuttavia, affinché questa trasformazione sia sostenibile ed etica, è essenziale adottare un approccio multidisciplinare e umano-centrico, specialmente nelle micro, piccole e medie imprese. A sostenere questa tesi sono il professore Enrico Tezza (ITC-ILO former official) e Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario, intervenuti nel numero 11 di Scenari, inserto de Il Sole 24 Ore dedicato alla tecnologia, al digitale e all’industria.
«Risulta, quindi, determinante, anche al fine di formare nuove figure professionali aziendali, unire queste due comunità – IA e risorse umane, ndr – per promuovere uno sviluppo aziendale sostenibile, soprattutto nelle MPMI», ha detto Tezza. «Come FederTerziario – ha invece sostenuto Franco – riteniamo indispensabile, in questa fase, supportare le micro e piccole imprese nel comprendere le potenzialità di questo strumento, anche in un’ottica di capacità di attrazione e reclutamento e, conseguente- mente, di riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Anche per questo ci stiamo spendendo su tutti i tavoli istituzionali».
Qui, in basso, a pagina 13 è possibile leggere l’articolo pubblicato nel numero 11 di Scenari, l’inserto de Il Sole 24 Ore.