L’era pre-covid è ancora lontana: gli ultimi dati Istat – presentati nel rapporto competitività 2023 – hanno fatto registrare, rispetto al periodo precedente all’emergenza sanitaria, una contrazione nel comparto delle aziende artistiche, sportive e di intrattenimento pari a -4,7% di imprese e al -10,1% di addetti. Di questo vasto e complesso settore FederTerziario ha seguito dinamiche ed esigenze sin dalla firma del primo CCNL, che risale al 2019. Un’attenzione che è stata confermata ieri, 8 giugno, con il rinnovo del Contratto Collettivo nazionale lavoro per i dipendenti delle aziende di animazione, spettacolo turistico, contatto, miniclub, babysitting, ludoteche e sport. Presenti per la firma i vertici di FederTerziario, tra cui segnaliamo il presidente Nicola Patrizi e il segretario generale Alessandro Franco, il presidente di FederTerziario Turismo, Enzo Carella, e il vicesegretario nazionale UGL Luca Malcotti.
“Con il rinnovo di questo contratto – spiega Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario – abbiamo voluto definire uno strumento strutturato in grado di cogliere le tante complessità ed esigenze di un settore che raccoglie figure professionali variegate e migliaia di imprese. Un contratto che, com’è nella tradizione FederTerziario, vuole offrire ai lavoratori e alle aziende delle risposte concrete alle esigenze riscontrate e che promuove percorsi di formazione finalizzati alla crescita professionale”.
Il contratto collettivo nazionale di lavoro disciplina i rapporti di lavoro dipendente delle aziende che, in qualità di soggetti terzi rispetto alle strutture alberghiere, ai villaggi turistici, agli stabilimenti balneari, alle discoteche, ai pub, ai parchi divertimento, acquatici o tematici, o comunque rispetto ad eventi, spettacoli o intrattenimenti in generale, impieghino personale addetto all’intrattenimento di adulti e bambini.
Centralità è data alla promozione di iniziative formative e di inserimento e di riqualificazione professionale che individuano il riferimento in FondItalia (Fondo Paritetico Interprofessionale per la Formazione Continua) per l’accesso agevolato alle risorse destinate dal legislatore al finanziamento di programmi per la formazione continua, nonché a sistemi di bilateralità volti a migliorare il clima aziendale e a sostenere i dipendenti, attraverso l’ente bilaterale EBINTUR che offre prestazioni mirate ad imprese e lavoratori e il Fondo di integrazione sanitaria che offre copertura delle spese sanitarie dei dipendenti.
Un’azione che giunge in un periodo strategico dell’anno, proprio nell’imminenza della stagione turistica e dopo gli anni delle restrizioni che hanno pesantemente influito sul comparto. “Con il rinnovo del CCNL per i lavoratori del settore animazione – evidenzia Luca Malcotti, vicesegretario nazionale UGL – diamo un
segnale importante in vista della nuova stagione estiva che si preannuncia molto intensa. Era indispensabile riconoscere i giusti aumenti retributivi attraverso un contratto che è nato per valorizzare le professionalità degli operatori del settore”.
Sul punto è intervenuto anche Enzo Carella, Presidente FederTerziario Turismo: “Abbiamo fortemente voluto il nuovo CCNL per armonizzare le rinnovate necessità sviluppo di un settore molto dinamico, fondamentale per l’intera Filiera del Turismo Leisure. I lavoratori e le Imprese che operano nell’ambito dell’Intrattenimento, dell’Animazione e delle professioni assimilate avranno a disposizione strumenti normativi adeguati per valorizzare le competenze maturate e pianificare lo sviluppo delle Risorse”. Si tratta, prosegue il presidente della federazione di categoria, di un passo avanti per “far emergere dal cono d’ombra migliaia di lavoratori del settore e fornire alle imprese supporti chiari per gestire professionalità sempre più rilevanti per l’intera Filiera”. In chiusura, un buon auspicio con vista sull’inizio dell’estate: “Lo consideriamo un sostegno concreto – conclude Carella – ai risultati attesi per questa nuova stagione che ci auguriamo in linea con le ultime previsioni che parlano di una crescita in doppia cifra”.