Nuove sfide per il turismo italiano. Domani, mercoledì 22 febbraio, infatti, FederTerziario Turismo, su invito della ministra Daniela Santanché, sarà a Roma per assistere alla presentazione del Piano strategico del turismo 2023/2027.
Strumento prezioso per la programmazione e a tutela della filiera del turismo
Il Piano, strumento pluriennale ambizioso e importante per il settore perché deputato ad offrire soluzioni operative per l’Italia, avrà il compito di elaborare concretamente un rilancio del comparto a fronte della crisi post pandemica e degli elevati costi energetici che negli ultimi mesi hanno messo in difficoltà le aziende.
Nel nostro Paese cultura e turismo sono due degli elementi inscindibili per disegnare una politica lungimirante di sviluppo dell’Italia, territorio che da nord a sud gode di uno straordinario patrimonio storico, artistico, archeologico e paesaggistico. Un’eredità che non può far altro che incoraggiare lo sviluppo del tessuto produttivo del Paese: attraverso il Piano, appunto, la filiera del turismo dovrà essere valorizzata il più possibile con forme di turismo sostenibile che rispettino il territorio e ne favoriscano la crescita sociale, civile ed economica
Carella: “Sarà indispensabile attrarre nuovi talenti e nuovi professionisti per la gestione delle risorse del PNRR”
«Il comparto turistico – ha dichiarato di recente Enzo Carella, presidente di FederTerziario Turismo – conta su professionalità di eccellenza, coinvolge migliaia di imprese e milioni di lavoratori che erogano servizi strettamente correlati tra loro e che restituiscono l’immagine globale del nostro Paese. I due fattori determinanti del settore oggi sono principalmente qualità dei servizi offerti e sviluppo del capitale umano. Sarà indispensabile attrarre nuovi talenti e nuovi professionisti per la gestione delle risorse del PNRR».
D’Aversa: “Sulla formazione bisogna garantire l’accesso al credito”
Funzionale alla crescita del settore anche la formazione, «un altro elemento cruciale volto proprio a garantire le competenze necessarie nelle eccellenze che caratterizzano il nostro Paese – ha aggiunto Emanuela D’Aversa, vicepresidente di FederTerziario Turismo –. Alla formazione, infine, si deve garantire l’accesso al credito, la semplificazione e la sburocratizzazione, azioni che rappresenterebbero la chiave di volta per aiutare le imprese ad emergere e creare nuovo valore».