L’analisi delle nuove sfide del mercato del lavoro alla luce del pensiero e delle intuizioni, sempre attuali, di Marco Biagi, giuslavorista scomparso venti anni fa, è stata al centro del convegno “Le nuove sfide del mercato del lavoro tra esigenze di flessibilità e valorizzazione delle professionalità: quali prospettive?”, che si è tenuto oggi presso il Parlamentino del CNEL. Il convegno, organizzato da FederTerziario, è stato ispirato dal saggio “Il modo di Biagi – Dizionario della modernità del lavoro”, scritto dall’ex Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, oggi presidente dell’associazione Amici di Marco Biagi.
“Marco – ha detto Sacconi nel suo intervento – era un convinto sostenitore della coniugazione tra flessibilità e sicurezza, non in astratto ma nel concreto del tempo in cui ha vissuto gli ultimi anni, con un’intuizione straordinaria dei cambiamenti che sarebbero poi intervenuti e, di qui, l’attualità assoluta del suo pensiero ancora oggi scandaloso, ma in quanto scandaloso utile, come spesso accade nella storia”.
Alla tavola rotonda hanno partecipato, fra gli altri, il Presidente e il Segretario Generale di FederTerziario, Nicola Patrizi e Alessandro Franco, Pasqualino Albi, docente universitario ed esperto giuridico del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, il Presidente ANCL Dario Montanaro, l’Eurodeputato Andrea Cozzolino, il Segretario Generale del CNEL Mauro Nori, il Presidente del Centro Studi FederTerziario Francesco Verbaro e il professore Enrico Tezza, policy advisor FederTerziario.
“Biagi aveva compreso – ha sottolineato Alessandro Franco nel corso del suo intervento – che lavoratori e imprese necessitano di misure nuove rispetto al mercato statico di 30 o 40 anni fa, quando il passaggio da un’occupazione a un’altra rappresentava un’eccezione alla regola. Oggi, al contrario, occorre accompagnare il lavoratore in tutto l’arco della vita lavorativa, al fine di implementarne le competenze e facilitarne l’occupabilità”.