Coordinamento Trasporto e Logistica
a tutela e difesa del trasporto italiano
Sanremo, 27 marzo 2020
Illustrissimo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
OGGETTO: richiesta di intervento immediato per il monitoraggio dell’intera rete viaria e ferroviaria italiana,
pubblica e privata, al fine di assorbire i carichi di traffico della ripresa, dopo il Covid-19, senza rischiare nuove
morti.
Con la presente, le sottoscritte organizzazioni nazionali di categoria del trasporto e della logistica richiedono
alla sua Presidenza di intervenire nell’immediato per realizzare il monitoraggio dell’intera rete viaria e
ferroviaria del Paese, pubblica e privata, affinché le infrastrutture siano pronte a “reggere il peso” della
ripresa una volta cessata l’emergenza sanitaria per il Covid-19.
Facendo seguito alle lettere inviate al Governo in data 17 gennaio, 11 e 12 marzo 2020, relative alla richiesta
di dichiarazione dello “stato di emergenza per far fronte alla precarietà del sistema viario e ferroviario
italiano”, di riduzione dei pedaggi autostradali sulle tratte interessate da importanti lavori di manutenzione,
che ne impediscano la normale fruizione, e di tutela degli operatori del trasporto durante l’emergenza
sanitaria, che trova in allegato, ci permettiamo sottoporre le nostre richieste alla sua attenzione.
In data 17 gennaio 2020, in seguito all’ennesima emergenza che ha interessato le autostrade liguri (il crollo
di parte del soffitto della galleria Bertè sulla A26 in direzione Genova del 30 dicembre 2019) e l’ennesima
riconferma dei ritardi sul controllo delle infrastrutture, abbiamo chiesto al Governo la dichiarazione dello
stato di emergenza per rendere l’Ansfisa immediatamente operativa e coinvolgere tutti gli enti competenti
(Anas, Comuni, Province, Regioni, concessionari autostradali, etc.) nel controllo capillare del capitale
infrastrutturale italiano. A nostro avviso, l’operazione si sarebbe potuta svolgere in tempi brevi e con costi
contenuti tramite la precettazione/distaccamento per uno o più giorni alla settimana del personale della
pubblica amministrazione.
La nostra richiesta non ha trovato risposta ad oggi e, a seguito dell’epidemia di Covid-19, abbiamo re inviato
la nostra proposta con lettera datata 11 marzo 2020, nella quale ribadivamo l’importanza di agire al più
presto per il controllo e la messa in sicurezza delle infrastrutture, proprio in concomitanza con l’emergenza
sanitaria, in quanto la forte riduzione del traffico stradale e ferroviario e la minore operatività degli uffici
pubblici avrebbero reso l’operazione più agevole.
Siamo certi che il traffico terrestre, così come quello marittimo e aereo, riprenderanno al termine
dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, e desideriamo pertanto con ancora maggior forza sensibilizzare
le amministrazioni ad affrontare il problema, ricordando che in Italia si muore anche sotto le macerie di ponti
e viadotti.