FederTerziario, sin dalla sua costituzione, ha puntato sulla formazione continua come strumento di sviluppo della capacità competitiva delle imprese e, più in generale, come valore sociale.
Nell’ultimo decennio, in cui stiamo assistendo ad un’evoluzione continua dell’organizzazione aziendale, con la crescente introduzione di strumenti tecnologici adottati sia a supporto che in sostituzione delle tradizionali fasi di lavoro, è ancora più pregnante la necessità di restare al passo con i tempi attraverso la formazione continua.
La diffusione delle tecnologie che caratterizzano il nuovo paradigma dell’Industria 4.0 ha portato alla definizione del Piano Nazionale Industria 4.0, rivolto alle imprese che decidono di effettuare investimenti volti all’ introduzione, nella loro organizzazione, di strumenti e tecniche altamente tecnologici e che intendono attivare percorsi formativi che permettano al personale dipendente di acquisire o consolidare le conoscenze necessarie all’utilizzo di tali nuove tecnologie.
Il governo, in linea con quanto previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”, nella Legge di Bilancio 2018 (L. 205 del 27/12/2017), ha introdotto un credito d’imposta a favore delle imprese che effettuano spese per la formazione del personale dipendente, nelle materie inerenti il processo di trasformazione tecnologica e digitale, in particolare:
- Big data e analisi dei dati
- Cloud e fog computing
- Cyber security
- Sistemi cyber-fisici
- Prototipazione rapida
- Sistemi di visualizzazione e realtà aumentata
- Robotica avanzata e collaborativa
- Interfaccia uomo macchina
- Manifattura additiva
- Internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali
Possono beneficiare del credito d’imposta formazione 4.0 le Imprese, residenti o non residenti con stabili organizzazioni in Italia, e gli Enti non commerciali svolgenti attività commerciali rilevanti ai fini del reddito d’impresa.
L’accesso al credito d’imposta è ammissibile qualora nel contratto collettivo o territoriale (o in successive integrazioni allo stesso), o aziendale, preventivamente depositato in via telematica presso l’ITL competente, sia previsto l’impegno ad effettuare investimenti nelle suddette attività formative.
Assumono rilievo, ai fini del credito di imposta, le spese relative al personale dipendente impegnato come discente nelle attività di formazione, ammissibili limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione, nella misura pari del 40% delle spese sostenute nel periodo d’imposta agevolabile e nel limite di € 300.000 (periodo agevolabile 12 mesi da riparametrare per periodi più brevi) per beneficiario. Sono, altresì, ammissibili anche le spese sostenute per il personale dipendente occupato in tali attività in veste di docente o di tutor, nel limite del 30% della retribuzione annua spettante al dipendente.
Le attività formative potranno essere realizzate da soggetti esterni all’impresa, che possiedano i requisiti previsti dalla legge. Rientrano tra tali soggetti anche quelli accreditati presso i Fondi Interprofessionali secondo il regolamento CE 68/01.
Il credito d’imposta in oggetto è cumulabile con altre misure di aiuto di Stato concernenti le stesse spese ammissibili.
FederTerziario, grazie al proprio ufficio contrattazione e alle sedi territoriali, potrà affiancare le aziende nella sottoscrizione di contratti territoriali e aziendali, che grazie alla previsione della formazione digitale consentiranno alle aziende di fruire del credito in oggetto.
FederTerziario, infine, potrà supportare le imprese che decideranno di intraprendere azioni formative per accrescere il loro livello tecnologico, anche attraverso il proprio Fondo Interprofessionale, Fonditalia.
Per ulteriori dettagli puoi contattare l’Ufficio Relazioni Industriali all’indirizzo mail segreteriarelazioniindustriali@federterziario.it