La Legge di Bilancio 2025 introduce diverse misure a sostegno delle imprese e del lavoro. Tra i principali interventi, l’esecutivo del presidente Giorgia Meloni punta a ridurre il carico fiscale agevolando gli incentivi occupazionali e implementando il welfare aziendale, la digitalizzazione e l’innovazione delle piccole e medie imprese.
Tra le principali novità – che dovranno comunque essere discusse dal Parlamento – vi è l’estensione sino al 2027 della riduzione dell’aliquota Irpef sui premi di produttività, che passerebbe dal 10% al 5% per i lavoratori dipendenti privati. Inoltre, è previsto un regime transitorio di esenzione fiscale per somme destinate al pagamento dei canoni di locazione da parte dei neoassunti nel 2025, fino a 5mila euro annui per i primi due anni.
Previsto il finanziamento della “Nuova Sabatini” per supportare gli investimenti delle piccole e medie imprese in beni strumentali, ovvero per l’acquisto, anche in leasing, di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali. L’articolo 75 del Disegno di Legge prevede un incremento di 400 milioni di euro per l’anno 2025, 100 milioni di euro per l’anno 2026 e 400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.
Prevista l’introduzione del credito d’imposta per le imprese che investono nelle aree del Mezzogiorno, che sarà riconosciuto nel limite del 50% dei costi di consulenza sostenuti dall’impresa per attività svolte sino al 31 dicembre 2027. La misura è utilizzabile nel limite complessivo di 6 milioni di euro per l’anno 2025 e di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027. Inoltre, l’articolo 77 proroga il credito d’imposta Zes per beni strumentali destinati a strutture produttive nel Mezzogiorno, includendo quelli acquistati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025, oltre a quelli fino al 15 novembre 2024. Il limite di spesa scende a 1,6 milioni di euro nel 2025.
Le imprese devono comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025 e, entro il 2 dicembre, inviare una comunicazione integrativa con dettagli sugli investimenti, credito maturato e fatture. I modelli saranno approvati entro 30 giorni dalla legge. La percentuale del credito sarà definita in base al limite complessivo. E ancora, l’ampliamento delle agevolazioni per il lavoro straordinario e notturno e per i giorni festivi, il sostegno alla digitalizzazione e all’innovazione con investimenti per l’implementazione della banda ultra-larga e il potenziamento tecnologico delle imprese nelle cosiddette “zone bianche”. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze, erogherà contributi sino a 220 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.
FederTerziario – che si è detta soddisfatta in merito alle misure per la detassazione di premi di produttività, per la possibilità di destinare risorse del piano Gol ad attività formative organizzate dall’impresa, per lo sviluppo di welfare per il lavoro autonomo e l’imprenditoria femminile – ha espresso alcune perplessità sul controllo di Stato nelle imprese che percepiscono più di 100mila euro annui di contributi pubblici attraverso l’introduzione di un rappresentante del MEF all’interno dell’organo di controllo delle imprese. Approfondisci qui.