Un evento di rilevanza nazionale focalizzato sulle tematiche dello sviluppo economico delle regioni meridionali d’Italia. Si è intitolato “L’Economia del Sud: Sviluppo, Opportunità e Sfide” l’incontro promosso da FederTerziario, Servizinnova e FondItalia che si è tenuto nei giorni scorsi al Teatro comunale di Portofino, con il patrocinio di importanti enti istituzionali e della Rai Calabria.
“Un successo straordinario che è andato ben oltre le aspettative – conferma Savino Magno, direttore e coordinatore dell’evento e uno degli ideatori dell’iniziativa -. È stato un evento che ha mostrato a tutta l’Italia, data la straordinaria selezione degli ospiti e dei relatori, rappresentanti di organizzazioni di categoria e di realtà produttive di tutto il Paese, le eccellenze e le grandi storie di imprenditoria del Sud. Il riscontro è stato così positivo che stiamo già lavorando alla progettazione dell’Edizione 2025 e di altri nuovi eventi che coinvolgono imprenditori del Sud in questo suggestivo borgo conosciuto in tutto il mondo”
Un momento di riflessione che è stato necessario per fare il punto sulla situazione attuale e definire prospettive e potenzialità per il Sud. Gli indicatori economici degli ultimi anni sono emblematici in questo senso: numeri positivi per la macroarea meridionale che registra, lo confermano i dati SRM, un 2023 positivo (Pil +1,3% rispetto al +0,9% dell’Italia), con una crescita consolidata anche per il 2024, che sta fornendo un contributo fondamentale per la competitività del Paese.
È cresciuto il tessuto imprenditoriale (+4% le società di capitale nel primo semestre del 2024 rispetto al dato 2023, +3,3% in Italia), con 607 pmi innovative (un quinto del totale nazionale) che hanno registrato un aumento del 16,3%. Le startup innovative sono 3.702, circa un terzo del totale italiano, e, seppur in contrazione, perdono comunque statisticamente meno del dato nazionale (-1,7% contro -7,2%). Numeri positivi anche sul fronte dell’occupazione – 6,3 milioni di occupati nel 2023, il 27% del totale nazionale – che però non deve far dimenticare un ritardo di lungo corso. Il tasso di occupazione del Nord, secondo dati Istat, è ancora di 21 punti superiore a quello del Mezzogiorno mentre il divario relativo al PIL è ancora immenso: il valore pro capite del Sud vale circa la metà di quello registrato al Nord.
“Il sud d’Italia – evidenzia Nicola Patrizi, presidente di FederTerziario – ha dei margini di crescita enormi e, nonostante le ultimi crisi geopolitiche e sanitarie, mantiene grandi margini di crescita. Fondamentale può essere l’apporto fornito dalle pmi, che risultano essere particolarmente preponderanti al Sud rispetto al totale del tessuto imprenditoriale, e che siamo certi possano fornire un contributo decisivo allo sviluppo del prodotto interno lordo nazionale che negli anni ha patito soprattutto il peso del ritardo del Mezzogiorno. Da questo punto di vista troviamo che, al di là della transizione energetica di cui si parla tanto, bisogna parlare di transizione delle competenze, perché sono proprio queste ultime che possono permetterci di fare la differenza”.
Competenze da sviluppare attraverso le certezze del sistema scuola italiano che resta, con tutte le sue criticità, uno dei migliori d’Europa e creare le condizioni per arrestare l’attuale processo di spopolamento – in vent’anni, tra il 2002 e il 2021, hanno lasciato il Mezzogiorno circa 2,5 milioni di persone, con intere aree ormai quasi del tutto abbandonate dalle giovani generazioni – cui si associa anche una generale fase di detanalizzazione, con stime che attestano la perdita di 10 milioni di persone fino al 2050 in Italia.
“Tanti dei nostri giovani, formati nelle scuole e università, andati a dimostrare quanto valgono nel resto d’Europa – prosegue Patrizi – torneranno qui, e alcuni lo stanno già facendo, ma dobbiamo continuare a lavorare per fornire le condizioni ideali per poter valorizzare nel Mezzogiorno il capitale umano che formiamo. C’è anche un altro problema di grande rilievo che deve ancora maggiormente impegnarci nel rilancio e nella promozione delle competenze: ogni anno perdiamo il 27% di laureati e quindi dobbiamo investire in questo ambito”.
Durante la conferenza, uno spazio considerevole è stato dato agli imprenditori del Sud Italia, tra i quali Gerardo Sacco, celebre maestro orafo noto a livello internazionale come “l’orafo delle dive”, Fortunato Amarelli, Presidente Unione Imprese Centenarie Italiane e Presidente Digital Innovation Hub Calabria, Ernesto Madeo della Filiera Madeo e Curto Giuseppe gioielliere imprenditore. Testimonianze che rappresentano un’opportunità unica per evidenziare le sfide affrontate e le innovazioni realizzate nel contesto economico attuale, contribuendo a un dialogo stimolante sulle possibilità di crescita e sviluppo nelle regioni meridionali.
Un momento particolarmente significativo dell’evento è stata la cerimonia di premiazione durante la quale il celebre orafo Gerardo Sacco ha consegnato i prestigiosi riconoscimenti a diverse realtà di eccellenza: Premio al Comune di Portofino, come uno dei borghi più belli d’Italia e del mondo, in riconoscimento del suo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico e Premio al ristorante “La Gritta”, per i suoi 70 anni di attività.
In questa prima edizione il riconoscimento “Eccellenze imprenditoriali del Sud” è andato a Gruppo Caffo, Amarelli Liquirizia, Filiera Agroalimentare Madeo e Gallo Frutta. Durante l’evento, è stato inoltre conferito un riconoscimento a Manager di spicco che rappresentano le “Eccellenze Imprenditoriali del Sud”. Tra i premiati figurano Francesco Trebisonda, Direttore Commerciale Italia e Consigliere di Amministrazione di Aon, e Gianluca Murano, Expansion Director del Gruppo Camicissima. Un riconoscimento speciale è stato attribuito a Gerardo Sacco per celebrare i suoi 60 anni di attività. È stato premiato, per il suo impegno nella lotta contro la ‘Ndrangheta, Curto Pino, Gioielliere e Imprenditore, per essersi distinto nel panorama imprenditoriale.
L’evento è stato realizzato anche grazie al contributo di Gerardo Sacco, Gruppo Italiano Vini, Aon, Statti, LGL Engineering, Dedoni, Società Cooperativa Ovile di Cirene e Idroelettrica System.