La formazione continua è un pilastro fondamentale per lo sviluppo e la crescita delle imprese moderne. Secondo il terzo rapporto Corporate Education Community del Politecnico di Milano, il 93% delle aziende ritiene la formazione un elemento cruciale per il successo aziendale. Questo dato sottolinea l’importanza crescente che le organizzazioni attribuiscono alla preparazione e crescita professionale dei propri dipendenti.
Inoltre, dal rapporto emerge come più della metà delle aziende (54%) ritiene che la formazione abbia un ruolo cruciale nel raggiungimento dei propri obiettivi, a fronte di un 8% che pensa il contrario. Per quanto riguarda le tematiche formative più rilevanti all’interno delle aziende, il potenziamento delle competenze personali è in cima alle priorità (30%), seguito dalla digital transformation (27%). Nel 2022 il budget medio impiegato nelle attività formative è cresciuto da 900 mila euro nel 2021 a 1,2 milioni nel 2022 (+33%), in linea con le aspettative delle aziende.
E nell’era dell’innovazione rapida e dei cambiamenti tecnologici costanti, le aziende sono chiamate ad allinearsi continuamente alle evoluzioni del mercato. Ecco, quindi, che la formazione diventa uno strumento chiave per garantire che i dipendenti acquisiscano e mantengano competenze aggiornate. Come si evince dal terzo rapporto del Politecnico di Milano, le imprese vedono nella formazione un investimento strategico per rimanere competitive e sostenibili nel lungo termine.
Tornando ai dati della ricerca, relativamente alle tematiche della formazione, si nota un innalzamento del livello di priorità per temi di crescente rilevanza legati alla diversity e all’inclusione (23%) accanto a tematiche più tecniche come la gestione dei progetti (24%) o gli approcci lean e agile (19%). All’interno delle organizzazioni, gli obiettivi principali della formazione sono l’aggiornamento delle competenze (73%) e la promozione della crescita personale (70%), con un focus crescente su reskilling e gestione dei
cambiamenti culturali (58%). Le modalità di realizzazione della formazione seguono la tendenza degli investimenti e l’andamento della quota di budget impiegato nelle attività formative, con una prevalenza dell’online learning (86%), sebbene si registri un ritorno graduale verso l’apprendimento in presenza.
Nel 2021, questa modalità era stata adottata nel 62% dei casi, mentre nel 2022 è scesa al 55%. Dopo la forte spinta data al digitale durante l’emergenza Covid-19, questa tendenza sembra indicare un ritorno graduale verso l’apprendimento in modalità face to face, che è stato utilizzato nel 24% dei casi nel 2022, rispetto al 15% registrato nel 2021. È interessante notare che l’adozione della modalità mista (blended learning) è sostanzialmente stabile (12% nel 2021 vs 15% nel 2022). Formazione sì, ma non solo in presenza. Negli ultimi tempi – e soprattutto con la pandemia – si sono affermate le piattaforme online che garantiscono accesso alla formazione da remoto. In un mondo sempre più connesso e digitale, infatti, l’accesso a risorse educative attraverso piattaforme virtuali offre flessibilità e convenienza. Questo approccio consente ai dipendenti di apprendere in modo autonomo, personalizzando il percorso formativo in base alle proprie esigenze e ritmi.