All’indomani dell’incontro convocato dal ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto per ragguagliare gli enti datoriali in merito alle evoluzioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, FederTerziario esprime soddisfazione per l’operato del governo, indicando all’esecutivo una criticità che attanaglia moltissimi Comuni italiani: la mancanza di liquidità per gli enti al termine delle procedure previste dallo stesso strumento.
Nel pomeriggio di ieri, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr ha ascoltato al terzo tavolo i rappresentanti di FederTerziario, Confetra, Confeservizi, Confprofessioni, Assoprofessioni, colloqui che continueranno anche oggi con le organizzazioni rappresentative di imprese e lavoratori.
Sul tavolo diversi gli ordini del giorno: la revisione della quarta rata – per la quale è in corso la valutazione da parte della Commissione europea della modifica di 10 sui 27 obiettivi previsti – e l’inserimento del capitolo riguardante il REPowerEU, ovvero il pacchetto di incentivi destinati a imprese e famiglie che riguarderanno il settore energetico.
Patrizi: “Sul Pnrr buono l’operato del governo”
Sulle risorse del Next Generation EU i tempi non possono più dilatarsi. E lo sa bene il governo che ha assunto l’impegno di redigere entro il 31 agosto la revisione del Piano, un aggiornamento concordato con la Commissione alla luce delle risorse aggiuntive del REPowerEu, facendo proseguire la fase di contrattazione per apportare modifiche al Pnrr e alle relative scadenze.
«Siamo soddisfatti per il lavoro del ministro Fitto – ha dichiarato il presidente della Confederazione, Nicola Patrizi, al termine del tavolo – soprattutto nella logica di gestire in maniera sinergica i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e i fondi strutturali, quindi Politiche di coesione e Fondo di sviluppo e coesione. Pertanto, siamo favorevoli all’idea di trattare con la Commissione per dare la possibilità al nostro Paese di gestire la programmazione in maniera unitaria tra Pnrr e fondi strutturali. Inoltre, abbiamo lanciato un monito al ministro per aggiornarlo sulla situazione che moltissimi Comuni, in Italia, stanno vivendo. Enti che hanno espletato tutte le procedure necessarie e che sono rimasti fermi in attesa di liquidità. Ciò dipende dai meccanismi interni di controllo del Pnrr legati alle unità di emissione che sono in ritardo».
«L’obiettivo – ha fatto sapere il ministro Raffaele Fitto – è intervenire sulle criticità e coordinare tutti gli interventi in campo, oltre al Piano di Ripresa e Resilienza, le Politiche di coesione e i Fondi di sviluppo e coesione, per poter avere una visione unica tra le diverse risorse a disposizione. Il confronto suddiviso per singoli tavoli serve ad una maggiore definizione delle questioni relative ad ogni specifico comparto per meglio calibrare gli interventi necessari».
Intanto, i singoli documenti, che saranno redatti e condivisi al termine delle due cabine di regia, saranno oggetto poi di dibattito parlamentare.