Continua l’interlocuzione col governo Meloni in merito alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per concordare i contenuti in virtù del riordino del demanio marittimo.
Dopo quello del 4 luglio, lo scorso 21 luglio, infatti, si è tenuto il terzo tavolo convocato dall’esecutivo alla presenza dei rappresentanti delle Regioni e delle associazioni di categoria, tra cui FederTerziario, necessario per definire i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile – proprio come richiesto dalle associazioni di categoria –.
«Sono stati completati quasi i dati sulla mappatura – ha rivelato l’avvocato Danilo Lorenzo, consigliere FederTerziario Balneari e legale specializzato in diritto amministrativo – anche se gli stessi non sono ancora ufficiali. Intanto i lavori del tavolo stanno procedendo in maniera molto spedita e proficua. In tempi record il tavolo ha già raggiunto un obiettivo che non era stato raggiunto nei 13 anni precedenti, ovvero quello di realizzare una mappa completa di tutte le aree demaniali esistenti in Italia e di tutte le concessioni demaniali esistenti, sia su base regionale che su base nazionale.
A questo punto – ha raccontato ancora Lorenzo – il tavolo deve completare la mappatura coi laghi e i fiumi, così come prevede la normativa, che avverrà comunque entro questo mese. Successivamente si entrerà nel vivo della questione: cominciare a stabilire quali sono i concetti di scarsità e i criteri di valutazione della scarsità».Terminata quindi la prima fase di approccio preliminare ai dati empirici e statistici sulle concessioni demaniali si passerà alla fase più giuridica della materia. Intanto, il prossimo incontro sarà convocato dal governo già nella prima settimana di settembre per evitare di arrivare al 31 dicembre 2023 in assenza di una legge.