Generare, sin dalla scuola e in generale nei processi formativi, consapevolezza e conoscenza della necessità della sicurezza nei luoghi dell’apprendimento e di lavoro grazie anche alla guida fondamentale dei docenti e dei tutor. A partire da questo concetto si è aperto il dibattito nel corso dell’incontro “La sicurezza inizia a scuola: gli strumenti della contrattazione collettiva e il ruolo del docente come veicolo culturale della sicurezza sul luogo di lavoro” che si è tenuto nel pomeriggio di ieri, 18 maggio, presso l’Associazione Civita in Piazza Venezia a Roma.
L’appuntamento, inserito nel contesto dell’evento “Istruzione e Formazione leve strategiche per il mercato del lavoro” di FederTerziario, ha rappresentato l’occasione ideale per celebrare il decennale di FederTerziario Scuola con proposte e contenuti che sono da sempre alla base dell’organismo datoriale che attualmente rappresenta 1.445 indirizzi di istruzione e formazione in tutta Italia.
Un’opportunità di confronto che muove dall’esigenza di implementare le iniziative in materia di sicurezza da parte del sistema scolastico nazionale – un percorso avviato tramite fondi governativi e i tavoli ministeriali – e, in parallelo, puntare a promuovere le attività delle imprese che investono in formazione e in iniziative per la riduzione degli incidenti sul lavoro, da incentivare anche tramite meccanismi premiali. Un modo per avvicinare, non solo sui temi della sicurezza, il mondo del lavoro a quello della scuola e quindi riorganizzare il sistema puntando su sviluppo di competenze richieste dal mercato del lavoro, campagna informativa, tutor preparati e adeguati e aumento dell’attrattività all’inserimento dei giovani in impresa.
Elementi che da sempre stanno al centro dell’attività di FederTerziario Scuola. “Siamo diventati un punto di riferimento nazionale per il nostro settore – evidenzia Vito Andrea Vinci, presidente dell’associazione datoriale del settore Istruzione e Formazione – innovando l’imprenditoria scolastica e supportando i soci nella crescita. Un percorso destinato a voler creare un sistema-scuola sempre più di qualità”.
Un’azione che mira alla creazione di un modello formativo integrato tra scuola e lavoro, proponendo un approccio in grado di creare un rapporto continuativo e organico tra due mondi che devono necessariamente comunicare e intessere percorsi che prevedano formazione e occupabilità. Lo precisa anche Luca Peretti, Vicepresidente Federterziario Scuola – che evidenzia l’importanza dell’apporto delle imprese “nella costruzione dei percorsi formativi perché certamente conoscono le competenze che servono al mondo del lavoro”. In quest’ottica, si chiede anche di sburocratizzare alcuni passaggi che “complicano la collaborazione tra le istituzioni scolastiche e le imprese e in quest’ottica, in ragione del ruolo di rappresentanza di cui siamo investiti, crediamo appunto che il raccordo tra i percorsi di formazione e la piccola e media impresa sia imprescindibile perché le pmi costituiscono l’ossatura del sistema produttivo nazionale e saranno loro ad assumere i lavoratori di domani”.
L’evento è stato anche un momento di celebrazione per una realtà che compie dieci anni di attività e “le aspettative che nel 2013 avevamo sono state ben più che soddisfatte – conclude il presidente -, lo testimonia questo grande evento a Roma che vede numerosi ospiti istituzionali che confermano i risultati ottenuti che ci hanno portato a rappresentare ben 1445 indirizzi di istruzione e formazione in tutta Italia”. In quest’occasione così prestigiosa, si è svolta anche la premiazione “Top School Italia”, un piccolo segno di riconoscenza verso dieci realtà che si sono distinte nel 2023: Centro Studi Casnati, Istituto Vinci, Cavour Pacinotti, Assisi International School, Ted Formazione, Nissolino Group, British Institutes, Montis School, ITS
AMM, Francesco Amodei.