Il percorso per conciliare il tema della sostenibilità al turismo è ancora lungo e articolato. Per questo FederTerziario ha promosso, mercoledì 1° marzo, un convegno dal titolo “Il futuro sostenibile dell’ecosistema turismo” per capire come indagare le connessioni tra comparto turistico e sostenibilità.L’evento si è svolto nella cornice del BTM, Business Tourism Management, che quest’anno si tiene alla Fiera del Levante di Bari.
Franco: “FederTerziario promuove pratiche su innovazione e sostenibilità del turismo”
«Le parole d’ordine dell’edizione 2023 di BTM quest’anno sono “Big wave”. Per big wave noi intendiamo la capacità dell’industria turistica di non fermarsi mai, di riemergere, di non mollare e di continuare a lottare anche davanti a fenomeni che possono essere incontrollabili, come ad esempio i cambiamenti climatici – ha esordito Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario –. FederTerziario da sempre promuove buone pratiche che riguardano l’innovazione e la sostenibilità e il compito delle associazioni datoriali è quello di far comprendere ad imprese e imprenditori l’impatto sul territorio, quindi spingere sempre di più l’imprenditore a sposare la sostenibilità. Per riuscirci, è necessario fare rete con tutti gli attori del mondo del lavoro valorizzando, inoltre, il capitale umano: bisogna puntare alle competenze trasversali accrescendo, di conseguenza, relazioni virtuose con gli stakeholders».
Durante l’intervento Franco ha poi rimarcato come FederTerziario si sia impegnata, negli anni, nella promozione di pratiche in grado di favorire le competenze, oltre allo scambio culturale fra diversi territori. «Noi crediamo molto nei partenariati tra pubblico e privato. Lo abbiamo visto con l’intesa tra
FederTerziario, FederTerziario Sicilia e l’Unione degli albergatori dell’Alto Adige.L’accordo ha permesso a un cospicuo numero di ragazzi siciliani diplomati in alcuni corsi di essere accolti da queste strutture e questo è sicuramente un piccolo esempio di come, con la partecipazione del pubblico, si possano creare piccoli mercati territoriali e interterritoriali sostenibili, puntando sulla cooperazione tra strutture».
FederTerziario, FederTerziario Sicilia e l’Unione degli albergatori dell’Alto Adige.L’accordo ha permesso a un cospicuo numero di ragazzi siciliani diplomati in alcuni corsi di essere accolti da queste strutture e questo è sicuramente un piccolo esempio di come, con la partecipazione del pubblico, si possano creare piccoli mercati territoriali e interterritoriali sostenibili, puntando sulla cooperazione tra strutture».
Carella: “Il turismo filiera molto ampia”
Tra i protagonisti del workshop anche Enzo Carella, presidente di FederTerziario Turismo, che ha analizzato aspetti positivi e negativi che oggi contraddistingue il settore turistico e che è stato capace, tra le varie difficoltà dovute alla pandemia, di rialzarsi per cercare di riconquistare i livelli pre-Covid.«Ricordiamo, se ancora fosse il caso di ricordare, quanto le imprese del turismo abbiano dimostrato una capacità e reattività straordinaria: da cento a zero e da zero a cento in due anni. Nessun settore merceologico è in grado di resistere a un’onda d’urto di questo tipo ma il settore turistico, insieme a tutta la filiera, lo sta dimostrando cogliendo nuove opportunità. Questo è un dato straordinario che dimostra una filiera molto ampia che non è composta dalle classiche attività che normalmente vengono enumerate».
«Ci siamo resi conto tutti – ha continuato Carella – che il turismo nella sua completezza è un po’ l’ambasciatore dell’italianità, del nostro saper vivere, della nostra cultura, del nostro tessuto sociale. Sulla sostenibilità il comparto sta già facendo del suo. Penso al turismo lento e al turismo di prossimità che
stiamo già cominciando a valorizzare e dei quali non abbiamo forse ancora compreso fino in fondo la portata».
Sulla necessità di aumentare le competenze nel settore turismo ha parlato anche nel suo intervento il direttore di FondItalia, Egidio Sangue, il quale ha sottolineato, nel corso del suo intervento, come per gli operatori del settore sia fondamentale acquisire competenze trasversali. «L’industria del turismo – ha
sostenuto Sangue – non è fatta solo di ospitalità e ristorazione, ma abbraccia lagestione delle infrastrutture, la valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio materiale e immateriale. Per questo c’è bisogno che gli operatori del settore siano in possesso di competenze trasversali necessarie allo sviluppodell’intero sistema territoriale».
sostenuto Sangue – non è fatta solo di ospitalità e ristorazione, ma abbraccia lagestione delle infrastrutture, la valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio materiale e immateriale. Per questo c’è bisogno che gli operatori del settore siano in possesso di competenze trasversali necessarie allo sviluppodell’intero sistema territoriale».
Il turismo sostenibile non fa altro che bilanciare le esigenze dei turisti e delle comunità locali, preservando l’ambiente naturale e culturale per le future generazioni. E questo è quello che, da qualche tempo, cerca di fare Regione Puglia. Durante il convegno Grazia Di Bari, delegata alla Cultura per la Regione Puglia, è intervenuta sottolineando l’impegno dell’ente pur di salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico e culturale di cui la regione dispone. «Il nostro obiettivo è quello di migliorare la qualità. Per noi, laddove il cittadino viva in un territorio sostenibile, diventa esso stesso ambasciatore del territorio. Attraverso le politiche culturali stiamo privilegiando nuove iniziative nell’entroterra pugliese, sostenendo manifestazioni ed interventi nei piccoli borghi. Finanziamenti strategici che consentono il recupero delle piccole realtà
partendo proprio dalla sostenibilità territoriale per un’esperienza più autentica del turista».
partendo proprio dalla sostenibilità territoriale per un’esperienza più autentica del turista».
Guarda il video della tavola rotonda sul canale YouTube di FederTerziario TV: