È un mercato del lavoro – quello attuale – in continua evoluzione con le aziende italiane che sembrano essere in difficoltà nel reperimento di figure professionali. Una criticità che coinvolgerebbe numerosissime imprese, almeno secondo il segretario generale di FederTerziario, Alessandro Franco, secondo il quale peserebbe ancora l’assenza di competenze adeguate in chi cerca occupazione.
Si è tenuto ieri, giovedì 16 marzo, a Palermo, all’interno della sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, il convegno dal titolo “L’esperienza della formazione professionale in Sicilia…oltre il pregiudizio”. L’iniziativa – alla quale hanno preso parte anche il segretario generale di FederTerziario, Alessandro Franco, e il presidente di FederTerziario Sicilia, Antonino Reina – è stata organizzata per riservare una più appropriata riflessione sull’educazione delle giovani generazioni, sull’istruzione e la formazione professionalizzante, oltre a facilitare attività corsuali pur di combattere la dispersione scolastica.
Come ricordato dal segretario generale di FederTerziario, Alessandro Franco, nel suo intervento, sono 386mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di febbraio e 1,2 milioni quelle per il trimestre febbraio-aprile, +68mila rispetto a febbraio 2022 (+21,5%) e +175mila con riferimento all’intero trimestre (+17,1%). A delineare questo scenario è il bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, per i quali la dinamica positiva della domanda di lavoro delle imprese in questi primi mesi dell’anno si conferma anche confrontando i livelli pre-Covid (febbraio 2019), rispetto ai quali si evidenzia una crescita del 15,6%, pari a +52mila assunzioni. Cresce ancora, però, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che riguarda il 46,2% dei profili ricercati, un valore superiore di circa 6 punti percentuali rispetto a un anno fa.
«È stato un piacere essere ospiti della nostra struttura regionale – ha sostenuto il segretario generale di FederTerziario, Alessandro Franco –. La formazione è per FederTerziario uno dei temi centrali. Analizzando il gap che intercorre tra domanda e offerta (divario del 46% secondo Unioncamere) possiamo intuire come una delle conseguenze risiede nella mancanza di competenze. Quindi dobbiamo spingere molto sulla formazione perché è la formazione che accompagna il lavoratore durante tutto l’arco lavorativo, rafforzando lo stesso lavoratore ma soprattutto l’azienda. Siamo dell’idea – ha proseguito Franco – che la filiera della formazione debba essere rivista innanzitutto da un punto di vista istituzionale, equiparando le scuole dei mestieri alle scuole pubbliche per dare ai giovani la possibilità di formarsi e avvicinarli al mondo delle imprese».
«Una grandissima affluenza sia di operatori – ha commentato con soddisfazione il presidente di FederTerziario Sicilia, Antonino Reina – che di organismi regionali. Abbiamo voluto affrontare il tema della formazione cercando di andare oltre i pregiudizi. Abbiamo riflettuto anche, sia come FederTerziario nazionale che come FederTerziario regionale, su come la formazione possa aiutare la vita dell’azienda, aiutandola a rapportarsi con nuove figure professionali e non solo. Il convegno ha avuto un grande riscontro e ci è servito per strutturare una prima valutazione dell’accordo tra FederTerziario e HGV per le scuole dei mestieri. Lavoreremo dunque per implementare l’asse Sicilia-Trentino-Alto Adige».
Nel corso dell’evento è intervenuto anche Luca Peretti, segretario generale di FederTerziario Scuola.