Si è tenuto mercoledì 27 luglio l’incontro del Premier Mario Draghi a Palazzo Chigi con i rappresentanti degli organismi datoriali per discutere dei provvedimenti da adottare nell’ambito del nuovo decreto Aiuti. Presente all’incontro anche FederTerziario, con il presidente Nicola Patrizi, che ha portato all’attenzione del governo alcune proposte strutturate sulla detassazione dei premi di produzione e sul raddoppio della soglia del fringe benefit.
Innanzitutto, spiega il Presidente Patrizi, occorre ragionare su “strumenti di welfare senza incidere direttamente sul costo del lavoro e sulle casse pubbliche. Queste proposte concorrono in maniera fattiva ad innalzare la disponibilità di reddito dei lavoratori, premiando al tempo stesso la produttività e quindi le imprese”.
Avanzata anche un’ulteriore proposta sul potenziamento della formazione, uno degli elementi distintivi di FederTerziario: “Crediamo sia fondamentale – precisa Patrizi – un’azione di responsabilizzazione dei corpi intermedi per valorizzare lo strumento dei Fondi Interprofessionali allargando il raggio d’azione anche ai non dipendenti che l’azienda ha intenzione di assumere”. In questo modo, aggiunge Patrizi, dopo la formazione “da finanziare utilizzando un fondo ad hoc avviato tramite i soldi non spesi dei fondi strutturali, potrà essere assunto personale esterno all’azienda in funzione delle reali esigenze”. Questa possibilità risponde “a una simmetria del mercato del lavoro che vede sempre più imprese in difficoltà nel reperire le competenze di cui necessitano”.
Proposte, conclude Patrizi, che “hanno ottenuto un grande apprezzamento e che Draghi si è impegnato a valutare rispetto al margine di azione del decreto Aiuti e quindi all’annualità corrente”.