ROMA. A vent’anni dalla morte di Marco Biagi, FederTerziario affronta i temi del lavoro cari al giuslavorista bolognese nel convegno “Le nuove sfide del mercato del lavoro tra esigenze di flessibilità e valorizzazione delle professionalità: quali prospettive?” che si terrà il 26 maggio, a partire dalle 10, al Parlamentino del CNEL e in collegamento telematico sulla pagina fb ufficiale dell’organismo datoriale. L’appuntamento, moderato dal professore Enrico Tezza, avrà, tra i saluti istituzionali, il presidente del CNEL Tiziano Treu e Pasqualino Albi, docente universitario ed esperto giuridico del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando.
Il filo conduttore della Tavola rotonda, introdotta da Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario, si rintraccia tra le pagine del volume “Il modo di Biagi. Dizionario della modernità del lavoro” scritto dall’onorevole Maurizio Sacconi, già Ministro del Lavoro, che, presente all’incontro, esporrà la visione e le anticipazioni del giuslavorista bolognese su flessibilità e valorizzazione della professionalità, e su quegli elementi fondamentali del mercato del lavoro caratterizzati da mansioni in continua evoluzione e dall’importanza di una strutturata e continua offerta formativa. Temi che saranno affrontati e dibattuti anche da Mauro Nori, segretario generale del CNEL, Enrico Raimondi, docente di diritto del lavoro, Dario Montanaro, presidente ANCL, Francesco Verbaro, presidente Centro Studio FederTerziario e Andrea Cozzolino, eurodeputato. Chiuderà i lavori Nicola Patrizi, presidente FederTerziario.
“La manifestazione – spiega Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario – vuole illustrare questo possibile ponte tra flessibilità e valorizzazione delle professionalità. Il professore Biagi diceva che abbiamo la necessità di trovare un sistema adeguato ai tempi perché quest’oggi il mondo del lavoro non corrisponde più alle norme e quindi dobbiamo rimodulare la visione ottocentesca che abbiamo del lavoro oppure rischiamo di perdere l’orientamento necessario per la strada dello sviluppo”.
Un evento che, partendo dalla tradizionale distinzione tra flessibilità e protezione, proporrà una reinterpretazione nella relazione tra flessibilità e professionalità, puntando l’attenzione sulle dinamiche di cambiamento del mercato del lavoro e, di conseguenza, sul relativo impatto giuridico e sociale. I lavori del convegno si propongono di illustrare, superando la classica separazione tra tutele dei lavoratori e diritti degli imprenditori, un modello che dovrà essere multidisciplinare e centrato sullo sviluppo sostenibile.