Nei giorni scorsi, FederTerziario e FondItalia hanno siglato due accordi di collaborazione con Caritas Italiana, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, per sostenere la popolazione colpita dal conflitto.
Dall’inizio della guerra, secondo dati dell’Onu aggiornati alla prima decade di maggio, ci sono stati 5,8 milioni di rifugiati nei paesi confinanti, 7,7 milioni di sfollati interni e oltre 15,7 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria. La rete Caritas ha assistito, dall’avvio delle operazioni militari, oltre 1,2 milioni di persone. Nello specifico, Caritas Italiana ha già garantito un sostegno economico di circa 2 milioni di euro per la realizzazione di tutte le attività, operando attraverso interventi diretti e indiretti in Ucraina e in Italia, dal momento che esiste già un fenomeno migratorio accentuato dal conflitto in corso.
Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, accompagnato da una delegazione di componenti dell’organismo pastorale, ha visitato recentemente i luoghi maggiormente colpiti e incontrato i Vescovi, i direttori, gli operatori e i volontari che si sono attivati dalla primissima emergenza.
Gli accordi di collaborazione potrebbero attivare il coinvolgimento potenziale di oltre 90mila imprese rappresentate dall’organismo datoriale e di altre 141mila imprese aderenti al fondo interprofessionale che saranno sensibilizzate tramite una campagna social e una serie di comunicazioni presentate sui siti istituzionali di riferimento.
“Il conflitto in Ucraina riguarda tutti noi, nessuno escluso – precisa Nicola Patrizi, presidente di FederTerziario, – pertanto ci siamo impegnati, in quanto realtà attenta alle tematiche sociali, nell’avviare un programma di sensibilizzazione delle aziende associate per fornire un contributo economico affinché gli operatori della Caritas possano continuare a supportare nel modo migliore tutte le persone che stanno patendo le conseguenze peggiori di questo terribile evento”.
Anche Francesco Franco, presidente di FondItalia, sottolinea l’importanza di sollecitare l’impegno delle imprese aderenti al Fondo, “affinchè sostengano le iniziative attivate da Caritas Italiana che sin dalle prime settimane della guerra è scesa in campo per fornire molteplici forme di assistenza agli ucraini, dalle esigenze più immediate fino alla possibilità dei corridoi umanitari per venire in Italia”.
FederTerziario, inoltre, in collaborazione con FederTerziario Scuola, ha già lanciato un’iniziativa di solidarietà – partita dalla Sicilia e destinata nel breve periodo ad assumere rilevanza nazionale – di carattere educativo e formativo. Gli enti di formazione accreditati alla federazione verticale di categoria del settore scuola si sono resi disponibili a garantire la continuità della formazione dei tanti ragazzi che, a causa del conflitto in corso, sono stati costretti a interrompere gli studi. A questo proposito, sono stati avviati contatti con le strutture di riferimento per mettere a punto un percorso di accoglienza per 300 studenti ucraini, che includerà la mediazione linguistica, il supporto psicologico e un pasto quotidiano che sarà condiviso anche con le famiglie o gli accompagnatori degli studenti.