Il Decreto Ristori Bis sta creando non pochi problemi ai Commercialisti ed alle PMI, mentre prevede, che per i soggetti esercitanti attività economiche, per cui sono stati approvati gli ISA, l’opportunità di prorogare i versamenti del secondo acconto imposte sui redditi e IRAP al 30 aprile 2021, allo stesso tempo omette di dare indicazioni relative al versamento del secondo acconto relativo ai contributi INPS.
Questa svista, dichiara il Segretario generale di Federterziario Alessandro Franco, aggiunta alle sempre più insistenti prospettive di un passaggio a zona “a rischio elevato” per molte regioni attualmente non oggetto di particolari prescrizioni, disegna nuovi scenari che andranno a creare difficoltà operative a Commercialisti e PMI.
Come Federterziario, continua il Segretario Generale, facciamo appello al Governo affinché si tenga conto delle mutate condizioni lavorative dei commercialisti stessi, sempre più provati, tra attività in smartWorking e isolamenti prudenziali che non consentono di assolvere pienamente alle incombenze della loro attività e che espongono professionisti e PMI a non colpevoli omissioni rispetto agli adempimenti tributari e fiscali cui sono sottoposti.
Sarebbe auspicabile, continua – Alessandro Franco – una proroga che investa tutti i contribuenti delle zone identificate “a rischio elevato” per un periodo che comprenda l’intero 2020 e che consenta al legislatore di emanare, al contempo, una specifica disciplina legislativa, riguardante i professionisti sugli adempimenti amministrativi, fiscali e contributivi ad essi affidati alla luce degli effetti della malattia da Covid19.
Riteniamo inoltre siano da prevedere dei ristori anche ai soggetti economici che lavorano nell’indotto dei beneficiari dei due precedenti decreti ristori, quali ad esempio le agenzie titolari di licenza di Polizia ai sensi del TULPS , fornitrici di personale di sicurezza, addetti ai servizi di controllo e steward, per discoteche concerti fiere e stadi calcistici, oramai fermi dal primo lockdown.
Le proposte da noi avanzate, conclude Alessandro Franco, sono rivolte al Governo in uno spirito di collaborazione che da sempre contraddistingue FederTerziario, e soprattutto in un momento così difficile per il nostro paese, come più volte ricordato dal Capo dello Stato, ci impone di collaborare perché solo così si possono superare le difficoltà.