L’Italia nelle classifiche mondiali è agli ultimi posti per cultura finanziaria e solitamente si è portati a credere che il tema riguardi solo i risparmiatori e non anche gli imprenditori. Questo avviene perché l’argomento dell’educazione finanziaria viene alla ribalta con gli scandali e i crack finanziari che spesso colpiscono correntisti e obbligazionisti i quali affidano i loro risparmi a banche, sim e fondi comuni d’investimento.
Ma c’è un altro aspetto della cultura finanziaria che pure incide sulle condizioni economiche di un Paese ed è proprio la capacità delle imprese di gestire in maniera equilibrata fonti ed impieghi di risorse al fine di sostenere gli investimenti e dunque la propria competitività. Non è un mistero che le aziende italiane siano banco-centriche e cioè che le modalità di finanziamento degli imprenditori siano limitate agli strumenti tradizionali del credito spesso utilizzati anche in maniera non appropriata.
Le nuove tecnologie schiudono nuove possibilità così come le norme sull’arbitrato bancario che rinnovano il modo di concepire il rapporto impresa-banca in una maniera tale da poter dare nuovo smalto alle aziende italiane.
In quest’ottica nasce il progetto di diffusione culturale che coinvolge Consob e Federterziario poiché le problematiche relative alla educazione finanziaria aumentano quando si tratta di PMI.
L’iniziativa, molto articolata, verrà presentata Il 13 maggio presso la Camera dei deputati, a Roma, di fronte alle autorità e ai massimi vertici della Consob e della nostra associazione. Il progetto si chiama “PERCORSI DI FORMAZIONE FINANZIARIA PER LA CRESCITA E LA TUTELA DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE” e nasce sulla base di reciproci interessi, di Consob e Federterziario, nel diffondere appropriate conoscenze finanziarie ai piccoli e medi imprenditori per supportarli nell’approccio alla finanza.
Consob e FederTerziario hanno sviluppato un programma formativo strutturato ed articolato in due fasi:
- FASE “A” – anno 2019;
- FASE “B” – anni 2020-2021.
che vedono rispettivamente il coinvolgimento:
- dei rappresentanti territoriali, regionali e provinciali di FederTerziario (FASE “A”);
- di tutte le imprese associate a FederTerziario (FASE “B”).
Nel Fase “A” che si svolgerà nel 2019, alcuni rappresentanti di FederTerziario costituiranno una classe di studio destinataria di un intervento formativo, da realizzare in cinque città italiane, vertente sulle seguenti aree tematiche: 1) Arbitro delle controversie finanziarie; 2) canali e strumenti di tutela del risparmiatore presso la Consob; 3) strumenti di finanziamento per le imprese alternativi al sistema bancario; 4) Fin-tech.
Una volta formati i vari referenti di Federterziario promuoveranno e coordineranno nel territorio la successiva e più impegnativa fase di formazione (Fase B), rivolta direttamente alle imprese associate, al fine di incidere positivamente sulle loro prospettive di crescita e dunque sullo sviluppo dei territori.
Una occasione da cogliere al volo per gli imprenditori perché con più cultura finanziaria c’è anche più competitività: maggiori capacità di accesso e scelta di strumenti e servizi infatti, possono consentire investimenti più in linea con le richieste dei mercati e quindi più stabilità e crescita nel lungo periodo!
Per ulteriori informazioni sull’iniziativa contatta@federterziario.it