Si è tenuto ad inizio marzo presso il Castello di Carlo a Lecce il convegno, organizzato da Federterziario, “Il Turismo nell’ambito della strategia EUSAIR”, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni regionali ed europee.
La Strategia Eusair è stata elaborata dall’Unione Europea per le Regioni italiane ed europee che affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio e sta già avendo effetti considerevoli sui flussi turistici della macro-regione. Come ha spiegato la dott.ssa PAOLA SABELLA, Segretario Generale CCIAA Crotone e rappresentante del Forum delle 42 CCIAA dell’area Adriatico-Ionico, “la macro-regione che comprende 8 stati, ha avuto negli ultimi 10 anni un incremento del 50% dei flussi turistici, oggi pari a 113 milioni di arrivi”. Questo è un segno forte che la strategia funziona soprattutto se mette insieme tutti gli stake-holders, ad esempio le parti sociali, come la UGL presente al convegno con il segretario Nazionale UGL Terziario Luca Malcotti. “I fondi europei sono una opportunità di sviluppo da cogliere, per il Paese, per le Imprese, per i lavoratori.
L’occupazione c’è dove c’è la crescita e lo sviluppo” – ha dichiarato.
E per crescere bisogna fare rete, che vuol dire imparare a cooperare come sottolinea Massimo Stronati, Presidente Confcooperative Lavoro e Servizi. “Oggi per fortuna, anche se un po’ timidamente, si parla di nuovo di concertazione!”. Natalino Barbizzi, responsabile del FacilityPoint EUSAIR della Regione Marche che svolge supporto tecnico per chi vuole avviare iniziative in ambito eusair si è detto “meravigliato che l’evento sia stato promosso da una associazione datoriale come Federterziario, che ha fatto quello che dovremmo fare noi.
Ma questo è un bel segnale perché vuol dire che qualcosa si muove in ambito europeo anche a livello culturale”. Le Macro-regioni come quella Adriatico-Ionica sono un’opportunità di sviluppo anche da questo punto di vista, oltre che da quello economico, perché portano verso una cultura della cooperazione e collaborazione in rete tra soggetti pubblici e privati. “L’Europa è una realtà di cui l’Italia non può fare a meno, ci sono regioni come il Mezzogiorno che senza i fondi strutturali negli ultimi 10 anni non avrebbero potuto fare alcun investimento in infrastrutture e ricerca” – ha dichiarato l’europarlamentare Andrea Cozzolino.
La strategia Eusair ha bisogno di un’accelerazione soprattutto da parte degli enti pubblici a volte carenti di adeguata professionalità come hanno osservato anche i rappresentanti dei commercialisti presenti all’incontro. “Mettiamo a disposizione le nostre risorse anche a favore della Pubblica Amministrazione che può beneficiare del nostro know-how per dare slancio alla sua azione strategica” ha detto Fabio Corvino, presidente Fondazione Messapia. Sulla stessa lunghezza d’onda Nicola Patrizi, presidente di Federterziario “L’Italia era in passato ai primi posti nell’utilizzo dei fondi europei, oggi siamo al terzultimo posto e questo danneggia anche le PMI che rappresentiamo.
Per questo il nostro intento è quello di aiutare gli enti pubblici ad intercettare i fondi europei cosicché si possa dare una spinta ai territori, alle imprese ed ai lavoratori!”. Perché emergono anche nuove professionalità “individuate nell’ambito della strategia Eusair, che sono espressione ad esempio dell’economia del mare e delle biotecnologie” fa notare Fabio Travaglini, autore del libro che ha dato il titolo al convegno.
A proposito di occupazione, ci sono nuovi spazi anche nel Turismo, in particolare quello sostenibile, che è una ulteriore possibilità di lavoro; ma è necessario creare un brand per i nuovi percorsi sulle rotte adriatico– ioniche, valorizzando il patrimonio culturale e migliorando l’accesso ai target deboli: anziani, disabili, gruppi a basso reddito. E’ questo il percorso tracciato dall’Italia nell’ambito della Strategia Eusair, come dichiara Piacentino Ciccarese il quale aggiunge “l’Europa dice che non c’è bisogno di fondi aggiuntivi, perché se non li spendete evidentemente vanno bene questi che avete a disposizione”. I fondi europei in questione sono relativi al programma 2014-20 e pertanto dovranno essere utilizzati il prima possibile per non doverli restituire. “Questo è il motivo per cui abbiamo voluto organizzare il convegno ed in futuro faremo altre iniziative per divulgare questo come altri progetti: siamo un corpo intermedio, un organo di rappresentanza e dunque fa parte del nostro DNA!” conclude Alessandro Franco, Segretario nazionale di Federterziario.