Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno firmato il decreto che riconosce sgravi contributivi ai datori di lavoro privati che abbiano previsto, nei contratti collettivi aziendali, istituti di conciliazione tra vita professionale e vita privata dei lavoratori. Il provvedimento è in fase di registrazione dalla Corte dei Conti.
Per la misura sperimentale, prevista dal decreto legislativo n. 80/2015, sono previsti circa 110 milioni di euro di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello, per il biennio 2017 e 2018.
Gli sgravi contributivi sono in favore dei datori di lavoro che sottoscrivono e depositano contratti collettivi aziendali contenenti misure di conciliazione tra vita professionale e vita privata innovative e migliorative rispetto a quanto già previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento o dalle disposizioni vigenti.
Il beneficio potrà essere riconosciuto ai contratti collettivi aziendali sottoscritti e depositati a decorrere dal 1° gennaio 2017 e non oltre il 31 agosto 2018, nei limiti e con le modalità stabilite nel decreto.
Considerato il carattere sperimentale della misura, il decreto individua criteri di accesso al beneficio che possano favorire la più ampia partecipazione dei datori di lavoro interessati.