La C.E.N.A.I., In riscontro alle circolari riportate in oggetto precisa che:
1. La C.E.N.A.I. è pienamente legittimata al rilascio della certificazione di regolarità contributiva per le ragioni espresse nella nota del Prof. Tedeschini e alla quale ci riportiamo integralmente. E’ stato conferito mandato ai nostri legali di avviare ogni necessaria azione giudiziale nei confronti del Ministero del Lavoro, dei soggetti redattori e responsabili della diffusione delle Circolari n. 8367 del 2 maggio 2012, e n. 10309 del 1 giugno 2012, le quali, essendo state adottate in palese violazione del giudicato cautelare del Giudice Amministrativo, sono da ritenersi illegittime e inefficaci;
2. Confermiamo che le certificazioni della CENAI sono state espressamente riconosciute dal Ministero del Lavoro (cfr. nota prot.2U0000320 del 16 gennaio 2006 allegata) nonché da INPS (cfr. prot. n.030872 del 21 novembre 2006 allegata) e INAIL (prot. n. 868/2006 del 4 aprile 2006 allegata) e sono, a tutti gli effetti, equiparate al DURC.
Invitiamo, pertanto, tutte le Associazioni aderenti e gli Sportelli C.E.N.A.I. a far presente a tutti gli interessati e, in particolare a tutte le Pubbliche Amministrazioni:
di non tenere conto di false rappresentazioni della realtà fattuale e giuridica che ricadono anche indirettamente su C.E.N.A.I.;
di non disconoscere la validità delle certificazioni di regolarità contributiva rilasciate da C.E.N.A.I., onde evitare di incorrere in ogni genere di responsabilità – anche di natura penale – al pari dei soggetti responsabili della emanazione delle suddette circolari.
Si precisa che, in data 11 u.s., sono già stati notificati i motivi aggiunti al TAR del Lazio e presentato un esposto indirizzato al Ministero del Lavoro, alla Procura Regionale della Corte dei Conti per il Lazio e alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma.